Si sono appena chiuse le urne e già iniziano a piovere gli exit poll su tutti i media, corredati dai risultati delle scorse europee (1999). Quello che non viene mai fatto notare quando questi risultati sono presentati, è che le varie percentuali sono sempre riferite al totale dei votanti e non al totale degli aventi diritto al voto.

La cosa da un certo punto di vista ha un senso, i seggi infatti vengono distibuiti in base al responso dei votanti, ma d'altro lato può essere fuorviante. Immaginate infatti che vada a votare solo Berlusconi, e che voti per sè stesso, i media in questo caso riporterebbero che FI ha avuto il 100% dei voti (cosa vera, a rigor di termini), ma questo autorizzerebbe forse Berlusconi a dire che tutti gli italiani stanno dalla sua parte?

Anche se questo esempio può sembrare paradossale, nella pratica le cose non stanno in modo molto diverso: spesso, nella foga del dibattito post-elettorale, si dimentica che le percentuiali si riferiscono ai voti validi, e non alla reltà del paese (non è infrequente sentire il politico di turno commentare con un "il XX% degli Italiani è con noi").

In definitiva, questo modo di presentare i dati rischia di far perdere di vista importanti fenomeni sociali che accadono all'interno del paese. In questo articolo cercherò di porre rimedio alla cosa presentandovi, per la prima volta (credo di essere l'unico in Italia a farlo :-)), i risultati elettorali espressi come percentuali deli aventi diritto al voto. Iniziamo dalle europee del 1999.

I risultati delle europee del 1999

Una prima tabella ci mostra che solo il 63% degli Italiani ha espresso un voto valido nelle europee del 1999 (ossia nemmeno i due terzi della popolazione). Il "partito" dei non votanti era al 37%.

Vediamo adesso come queste persone hanno votato (ho omesso dalla lista i partiti che non sono riusciti ad ottenere nemmeno un seggio).

I risultati delle europee del 2004

Non posso essere così preciso come nella sezione precedente, in quanto il ministero non mi ha fornito i dati in formato Excel, comunque, nonostante si sia fatto un gran lodare l'election day e l'alta affluenza, praticamente la percentuale dei votanti è rimasta invariata, come si può vedere qui sotto.

Ed ecco i risultati, al solito ho omesso i partiti che non hanno ottenuto seggi.

Chi ha vinto?

Proviamo adesso a confrontare i risultati del 2004 con quelli del 1999, la cosa non è facile dato il marasma dei partitini che si formano e si dissolvono continuamente, comunque ci ho provato (segnalatemi errori ed ommissioni).

Nella tabella riporto le variazioni assolute, ossia la variazione relative alla totalità degli aventi diritto al voto; questo dato evidenzia quanto un partito ha guadagnato/perso nel paese. Le variazioni relative invece si riferiscono all'elettorato di ogni singolo partito. Questo e' un dato importante: un partito che ha avuto, diciamo, 1000 voti nel 1999 e che ne abbia ottenuti 2000 nel 2004 ha raddoppiato il suo elettorato (e quindi la variazione relativa sarebbe +100%), mentre per un partito che nel 1999 avesse ottenuto 10.000.000 voti, 1000 voti di diferenza sarebbero trascurabili (variazione relativa circa 0%), entrambi i partiti comunque avebbero la stessa variazione assoluta (corrispondente ai 1000 elettori).

Sono due le cose che saltano subito all'occhio: la sconfitta di Forza Italia, come già ammesso da Bondi e dallo stesso Berlusconi. Solo i radicali riescono a fare peggio: sono praticamente stati cancellati dal quadro politico, ma nessuno lo nota (almeno non la stampa ufficiale), ignorati del bene e nel male... Da notare che si parla di sconfitta di FI, non del centro destra, quello che FI perde lo giuadagnano gli alleati di governo per cui, caso praticamente unico in Europa, la maggioranza di governo tiene.

La seconda cosa evidente è che l'Ulivo non vince: il listone riesce praticamente a racimolare i voti delle singole liste che lo compongono: ancora una volta (se ce ne fosse bisogno), D'Alema, Fassino, Prodi e Rutelli hanno dimostrato di non essere in grado di capire gli umori degli elettori e di non riuscire a sfruttare le difficoltà del governo per spostare elettori a sinistra. Si vede chiaramente che, a sinistra, i partiti più premiati dagli elettori sono stati Verdi e Rifondazione, a mio avviso per la loro chiara posizione di opposizione alla guerra e perchè hanno saputo stare con chi protestava nelle piazze.

Ma la storia non finisce qui, date un occhio a questo articolo per scoprire l'ennesima truffa elettorale.

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Tutti i dati sono stati ottenuti dal Ministero dell'Interno, eventuali errori od omissioni sono mie sviste che vi prego di segnalare.