La sposa meccanica

Altri interessanti Squarci di costume dal nostro inviato ad Atlanta (GA)

di Giac (19 Giu. 2006)

Oggi, gran giornata.

Sono stato a giocare a uno sport eminentemente americano: Whirlyball 
ovvero "The hottest party in town". Dopo una giornata spesa alla 
riunione annuale con il mio gruppo di ricerca, ci siamo messi in 
macchina e siamo partiti alla volta dei sobborghi. Chi avesse letto la 
mia mail precedente sulle megachiese non dovrebbe essere sorpreso che la 
quintessenza della vita sociale americana è nei sobborghi. Estesi per 
centinaia di chilometri, stradone dopo stradone, centro commerciale dopo 
centro commerciale, stazioni di benzina, gated communities, zone 
residenziali, ogni tanto uffici e una autostrada. Qui vivono la maggior 
parte degli abitanti di Atlanta. Qui è l'anima della nazione.

Quindi, dopo 30 minuti di auto, arriviamo in questo strip mall, cioè un 
centro commerciale dove due file di negozi al piano terra abbracciano un 
grande parcheggio quadrato. Dentro al parcheggio di solito si trovano un 
o due fast food e una banca.

E in fatti a lato di questo, un macdonals, dall'altro un negozio di 
mobili. E in una porticina, si scende al seminterrato, ed entriamo in un 
corridoio largo, che sa di una aria vagamente stantia. Luci al neon 
illuminano il pavimento di mattonelle bianche. Molte delle porte a vetri 
dei negozi che un tempo davano su questo corridoio sono oscurate. 
Probabilmente qualche piccola azienda ha gli uffici qui. Forse sono 
disabitate. Questo paese è pieno di negozi vuoti, uffici disabitati, c'è 
troppo spazio costruito, i palazzi di più di 20 anni sono vecchi e 
vengono disabitati. Da un lato c'è l'ingresso di un teatro (davvero!) 
dall'altro un night club. Finalmente arriviamo davanti alla porta dei 
campi di whirlyball. Entriamo e di lato c'è un bar, e dei tavoli da 
bigliardo. E' tutto spopolato, non c'è nessuno tranne i camerieri.

Ai lati, vetrate danno sui due campi dove si svolgono le partite più 
appassionanti! Agli angoli di ogni campo, ci sono 5 veicoli per ogni 
squadra. Una squadra è gialla, l'altra rossa. Posiamo le nostre cose, e 
azzanno subito una fetta di pizza collosa di Papa John, gentilmente 
offerta dalla gestione. C'è anche una grande teglia di "buffalo wings", 
piatto tipicamente americano che consiste delle ali del grande animale 
delle grandi pianure, il grande volatile del Montana, che vola ambizioso 
e orgoglioso alto sopra le cime delle montagne rocciose, coperto di 
salsa piccante: il grande pollo americano. Insomma, una bufala.

Mentre aspetto di cominciare, bisogna aspettare che entrambe le squadre 
siano arrivate, mi faccio una partitina a Galaga, quanti anni non 
giocavo ai videogiochi. Perdo miseramente a 4500 punti (il top score era 
66000). Deluso torno alla tavolata e mi faccio un'altra ala piccante, 
leccandomi le dita rimaste appiccicate di salsa rossa.

Il whirlyball è uno sport complesso, la cui origine risale ai 
meravigliosi anni 50, quando il mondo era semplice, la vita bella e 
tutti avevano diritto ad una automobile. Il modo più semplice per 
spiegare di che cosa si tratta è di immaginare un misto fra gli 
autoscontri, il polo e la pallacanestro. Due squadre di 5 giocatori, 
alla guida di veloci autoscontri si contendono una pallina di plastica 
bianca, sollevandola con una paletta di plastica, e lanciandola verso i 
cesto in alto, al bordo del campo. Uno sport appassionante, con tanto di 
grande cartellone elettronico dei punteggi e arbitro.

L'arbitro ci conduce sul campo e ci spiega le regole. Non ci sono 
regole. C'è solo l'acceleratore, perché è più divertente senza freno. 
Devi acchiappare la pallina con la paletta e poi scagliarla verso un 
bersaglio posto in alto, al centro di un pannello, come al basket. 
Saliamo sui potenti automezzi, allacciamo le cinture e si comincia, al 
suono di "Jailhouse Rock"!! L'arbitro, dall'alto della sua postazione, 
lancia la pallina nel campo e 10 autoscontri si fiondano per accaparrarla.

Le partite durano solo 13 minuti, e ragazzi! passano veloci. Ben presto 
ho il fiato corto da quanto corro avanti e indietro per il campo (va be, 
il mio autoscontro ha il fiato corto). E gli altri giocatori sono 
spietati, ti spingono verso il bordo della pista, e girare l'autoscontro 
con la piccola cloche è veramente difficile. Ci vuole gran destrezza, 
forza di spirito e tanta determinazione. Presto imparo anche io a 
sbattere senza pietà contro gli altri, tirare tranelli, correre in 
cerchi per evitare di perdere velocità.

La prima partita la perdiamo 6-8, e ritorno sfinito agli spogliatoi, 
cioè alla tavolata dove sono le ali di bufalo alla salsa piccante. E 
mangio. Una breve pausa e si ricomincia. Questa volta è patta, 4-4. E 
giù un'altra fetta di pizza collosa, innaffiata di un buon bicchierone 
di diet coke annata 2005.

Il tempo passa veloce, e dopo altre due partite, la nostra squadra, 
partita in svantaggio, vince la prima partita, 4-2. Che gioia! Corriamo 
tutt'intorno al campo (sugli autoscontri sia chiaro). In cerchi, ci 
diamo 5 con le racchette. E poi festanti torniamo di là, a farci fuori 
altre due ali. Siamo tutti coperti delle ferite del gioco duro, i lividi 
per aver sbattuto con le ginocchia contro la cloche, calli sulla mano 
che tiene la cloche, sudati e affaticati da tanto movimento.

Peccato che sia finito così presto. Quando ce ne andiamo (dopo aver dato 
la mancia all'arbitro) noto che la stanza che da sui campi è gremita di 
avventori che giocano a bigliardo, che bevono una birra o che aspettano 
il loro turno per fare una partita. Strano che la gente venga qui a 
chiudersi in una cantina senza finestre accessibile da uno scarno 
corridoio al neon bianco per passare la serata. Ma d'altra parte, questo 
offrono i sobborghi.

A tutti coloro che visiteranno gli states, suggerisco caldamente di 
provare questo sport. Si tratta di una attività rilassante ed 
entusiasmante, un vero sport che non richiede prestazioni fisiche. Una 
partita a Whirlyball ti leva lo stress accumulato in strada, dopo una 
giornata imbottigliata in autostrada, e ti mette alla guida della tua 
sposa meccanica, con licenza di uccidere!