Sessuologia del XIX secolo

Come i costumi e le conoscenze date per certe cambiano

di Zazzy (23 Gen. 2005)

Riporto la trascrizione di un breve manoscritto in mio possesso. Si tratta di pochi foglietti vergati con una elegante grafia probabilmente attorno al 1890, anno più, anno meno, trovati all'interno di una copia del volume "Igiene dei Piaceri" (A.Debay, trad. di G. Introzzi, Milano, Gnocchi Ed., 1886). Credo renda bene l'idea riguardo alla sessuologia dell'epoca.

Quando sentite parlare un sessuologo in TV, o un medico che vi asicura di come il sale faccia male, o il caffè uccida, fate un attimo mente locale e pensate quanto potrebbero valere tali affermazioni fra un centinaio di anni.

Una delle principali cause dell'impotenza matrimoniale

La mortale abitudine dei piaceri solitari distrugge frequentemente, od almeno altera terribilmente ed arresta l'energia delle funzioni da cui dipende in modo immediato la riproduzione della specie e l'adempimento del rito coniugale. L'eccitazione prematura e contro natura degli organi, che proviene da questa pratica, produce fra altri morbosi effetti un'eccessiva tendenza dei vasi spermatici o vesciche seminali a spandere, alla minima irritazione, il loro contenuto nell'uretra. Ne risulta un permanente rilassamento nei canali, ed infine una perdita continua del seme od essenza vitale, materia la più nutriente dell'organismo, e di cui l'eccessiva emissione equivale alla perdita ed all'esaurimento della vita stessa. Fra altri sintomi di tali perdite, citeremo delle frequentissime emissioni di sperma sopravvenenti la notte, durante il sonno. È questo un fatto che non si deve mai trascurare, poiché indica sovente l'esistenza della spermatonia o debolezza seminale. Un periodo più pericoloso e più avanzato della malattia è quello in cui le perdite notturne diminuiscono o scompaiono totalmente, senza aver ricorso ad espedienti riparatori. Allora lo sperma cola goccia per goccia quando il malato si scarica, passa coll'orina, si spande sotto l'eccitante influenza di un pensiero lascivo, di un progetto osceno, alla vista di una donna attraente, di un contatto accidentale, ed infine, per così dire senza eccitazione alcuna.

Sono ben pochi coloro che ignoravano questo delitto, maledetto dal cielo, ed odioso alla natura, che ha colpito di morte il figlio di Giuda, del quale porta il nome come marchio d'eterna ignominia; delitto enunciato nella Sacra Scrittura, nelle opere di religione, di morale, di filosofia, di fisiologia, da tutti gli autori di letteratura secolare e profana infine, che ne hanno parlato potremmo citare un numero infinito di esempi dell'odio e dell'orrore che i saggi e gli uomini dabbene di qualunque epoca hanno professato per questa pratica, mortale all'anima quanto al corpo, e distruggitrice di tutto quello che caratterizza e nobilita l'uomo. Non basta il dire che queste sventurate vittime sono avvilite, ridotte al livello della bestia che perisce. Lo schiavo dei piaceri dell'onanismo cade ancor più basso. Se la bestia non s'innalza al disopra del rango stato assegnatole dalla natura; almeno non ne decade. L'uomo scapestrato, invece, dell'uno o dell'altro sesso, viola, oltraggia, ed insulta queste leggi. Una delle punizioni — intendiamoci bene, una sola — di quella schifosa depravazione della ragione e dell'istinto, è l'incapacità, più o meno assoluta ad adempiere lo scopo ed i doveri, di giungere alla felicità ed alla dignità del matrimonio. Fa d'uopo osservare che il vizio, causa primiera di questa calamità più frequente negli uomini che nelle donne, benché più probabilmente più fatale per i primi, in ragione della differenza di sesso, è esteso in modo pure deplorevole e con effetti altrettanto perniciosi fra le giovani donne — dall'infanzia fino alla maturità, le quali presto o tardi deplorano la folle e schifosa passione che ha offuscate le speranze della loro vita.

Alcune pratiche indicazioni dei doveri coniugali

Durante il coito il pensiero dev'essere esclusivamente rivolto all'azione che si sta facendo. Scacciare ogni pensiero che potesse disturbarli altrimenti corre il pericolo che la fecondazione non accada. Lo stesso è per la donna. Essa deve interessarsi a quanto sta facendo e risentirne piacere se le è possibile. Se, da parte sua havvi dell'indifferenza, della ripugnanza, gli ulteriori risultati sono materialmente compromessi.


Epoche e circostanze che invitano al coito o consigliano di astenersene

Per ragioni puramente sanitarie il coito non dovrebbe mai aver luogo all'epoca dei sintomi periodici delle donne, e che, nelle persone in buona salute, si presentano all'epoca della pubertà fino all'età critica ad intervalli di circa 28 giorni. Durante alcuni giorni dopo la totale scomparsa dei sintomi periodici, l'istinto della riproduzione nella maggior parte delle donne, persino in quelle che sono abitualmente fredde ed indifferenti, è inclinato ad un energico risveglio, ed esse corrispondono con maggior ardore del solito agli abbracciamenti del marito, e a parità di cose si dà allora un concorso di circostanze favorevoli al coito in vista della riproduzione. Se si ha motivo di credere che la fecondazione abbia avuto luogo, il coito non va rinnovato prima di sei o sette giorni. Quando lo sperma è stato deposto in buone condizioni, un periodo di riposo è assolutamente necessario. Un uso prematuro può guastare gli effetti pel quale il germe della vita futura è definitivamente formato. Dopo il parto è necessario astenersi per 4 settimane altrimenti possono derivare delli ben tristi conseguenze. Durante la gravidanza la maggior parte delle donne sono totalmente indifferenti alle sensazioni sessuali, e che, per molte altre, il coito è positivamente spiacevole. Le statistiche dimostrano che le concezioni in primavera ed in estate, sono molto più numerose che in autunno ed in inverno. La salute intellettuale e fisica dei fanciulli concepiti in primavera ed in estate, è, in media maggiore di quella dei figli generati nelle due altre stagioni dell'anno. È meglio lasciare lo spirito ed il corpo riposare fino al mattino, e differire l'atto sessuale fino al primo albeggiare, momento in cui sarà più aggradevole e darà migliori risultati. Si è constatato che la maggior parte delle concezioni hanno luogo alla mattina di buon'ora.


Inconvenienti dei matrimoni fra prossimi parenti

L'esperienza pratica dei grandi allevatori di bestiame loro insegna la necessità di grandemente variare il sangue nei loro prodotti, li istruisce degli inconvenienti che hanvi nel moltiplicare la riproduzione fra individui della stessa famiglia e loro mostra l'importanza salutare dello incrociamento delle razze.


Quando si è giunti all'età adulta, una prolungata astinenza diminuisce e può anche col tempo distruggere le capacità sessuali, in quel modo che la mancanza d'esercizio altera la potenza muscolare delle membra.


Il medico può avere a curare non solo dei semplici difetti fisici, ma anche un vizio morale, la timidezza, la mancanza assoluta di confidenza in sé stesso, la quale caratterizza sovente l'uomo che dietro i propri antecedenti, ha qualche motivo di temere che le proprie facoltà abbiano sofferto un pregiudizio sensibile od anche irreparabile.


Nei primi tempi del matrimonio, spesso nel primo o nel secondo anno, i sposi si abbandonano ciecamente alle gioie sensuali, sciupandone a meglio dire le loro facoltà. I giovani che prima d'impegnarsi in matrimonio non hanno ricevuti consigli di saggi amici, sono esposti a gravi errori. Non sapendo fino a qual punto essi devono usare delle relazioni coniugali, s'immaginano che la ripetizione dell'atto soddisfi maggiormente la loro dolce metà; che questa sia maggiormente convinta del loro amore. Credono che il coito frequentemente rinnovato sia una prova di quella potenza di cui — parlando francamente — tutti gli uomini o quasi tutti, si compiacciono di far pompa. Ne risultano poi deplorevoli conseguenze. Il marito, persuaso di far provare alla moglie un piacere, per lui sensibilmente diminuito, sciupa ostinatamente le proprie facoltà. La moglie, non sospettando neppure quanta fatica costino tali sforzi, pensando che tale apparente ardore sia reale, affetta di corrispondere a tale emozione con quella tenerezza e quell'incessante desiderio di piacere che caratterizza la donna. Tuttavia, povera innocente, essa prova il più grande dispiacere, ed arrischierebbe tutto, meno l'amor del marito, onde veder cessare tali premure troppo spinte.

Il fluido spermatico contenuto, accumulato, e maturato nelle vesciche seminali, è non solo ejaculato con più forza, ma possiede anche maggiori proprietà fecondanti e la concezione viene per tal modo fatta in buone condizioni sanitarie.

Il coito non deve essere rinnovato più di una volta ogni due giorni durante il primo mese di matrimonio, anche se la costituzione degli sposi non abbia menomamente sofferto. Dopo il primo mese ripetere l'atto due volte per settimana è tutto ciò che permette la natura, sotto pena di dolorose conseguenze. La media durata del coito nell'uomo è di 2 o 3 minuti. Bisogna astenersi dal coito quando si ha l'animo più agitato del solito.


Indicazioni e consigli diversi: Raccomanderemo, per esempio, alle persone d'ambo i sessi, l'uso regolare di semi-cupi freddi. L'acqua pura solo opera talvolta delle meraviglie. L'acqua fortifica i tessuti, rianima la sensibilità, toglie le accumulazioni anormali ed impedisce loro di rinnovarsi. Si deve adunque ogni mattina lavare con una spugna l'intiero apparecchio genitale. Non si deve trascurare nessuna parte degli organi a cui è possibile arrivare.

Un regime nutritivo e sufficiente senza essere stimolante né sovrabbondante. Aria buona, il cangiamento d'aria di tanto in tanto, se è possibile, un moderato esercizio ed una gioconda tendenza dello spirito.