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17/12/2008

Le scarpe a Bush, ovvero come ti esporto la democrazia

Posto alcune considerazioni sulle scarpe lanciate a Bush da un giornalista iracheno.

Sono note che ho postato nel forum della trasmissione Jefferson Ming di Radio 24 su Facebook, in risposta al fatto che ogni tre minuti fanno notare quanto sia bello adesso in Iraq che si possono fare queste cose grazie a Bush...

Onestamente, mi sono un po' stancato di sentire questa storia che "...se Bush non avesse fatto quello che ha fatto e se ci fosse ancora Saddam, quel giornalista non le poteva tirare le scarpe...".

Va chiarito che nell'ora democratico Iraq, Muntazer al-Zaidi che ha avuto l'ardire di commettere il gesto, è stato arrestato e rischia dai 7 ai 15 anni di carcere. Stando alle dichiarazioni rilasciate dal fratello alla BBC, in carcere è stato picchiato fino a provocargli la frattura di una mano, di alcune costole, emorragia interna e ferite ad un occhio (fonte Guardian).

Per portare questa ventata di democrazia Bush (e sono alcune fra le stime più conservative) ha scatenato una guerra che ha causato qualcosa come 89.000-98.000 vittime fra i civili iracheni (fonte Iraq Body Count project), in un paese già provato da un embargo che, secondo alcune stime, ha provocato circa 1.000.000 di morti (fonte London School of Hygiene & Tropical Medicine).

E tutto questo quando c'erano concrete possibilità che Saddam accettasse di andarsene spontaneamente in esilio (fonte Radio Radicale).

Onestamente, non vi sembra un po' troppo per una scarpa?

Vi pare tanto strano che ci siano manifestazioni di piazza dove la gente solidarizza col povero giornalista (e che nessuno in Italia si prende la briga di raccontare)?

Sono profondamente deluso dal fatto che una trasmissione che apprezzavo per la sua capacità di informare, si sia data a tanta facile retorica.

Creato da Zazzy alle 16:38
Modificato: 17/12/2008 16:48
Tags: Bush, Iraq
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13/09/2007

Anniversari

11 settembre 2001: 2750 morti nel tragico attacco alle "torri Gemelle"

11 settembre 2007: Bilancio della invasione USA in Iraq:

  • 700.000 morti civili
  • 3.800 soldati USA uccisi
  • 500 soldati inglesi/spagnoli/italiani e di altri paesi uccisi
  • 40.000 soldati feriti di cui moltissimi in maniera gravissima e permanente
  • 4.000.000 di profughi iracheni
  • guerra civile in atto tra sciiti e sunniti
  • 600.000.000.000 di dollari ad oggi spesi per la guerra in Iraq
  • aumento degli attacchi terroristici del 500% negli ultimi 6 anni

Dal sito www.marcotravaglio.it.

04/06/2007

Travaglio e i No Dal Molin

Un video dove Travaglio ricapitola il balletto di affermazioni del governo sulla base Dal Molin e pone qualche domanda a Prodi (che a oggi non ha ancora risposto da quanto ne so).

11/11/2006

Era ora!

Un'associazione di avvocati che difendono i detentuti di Guantanamo ha annunciato che inoltrerà reclamo martedì in un tribunale tedesco contro l'ex segretario alla difesa statunitense, Donald Rumsfeld, per il suo ruolo nei casi di tortura contro prigionieri. [...] un reclamo per tortura non solo contro Rumsfeld, ma anche contro il ministro della giustizia Alberto Gonzalez, l'ex direttore della Cia George Tenet e "altri alti responsabili americani" dinanzi a una corte tedesco, in nome del principio della giurisdizione universale che aveva in particolare consentito procedimenti penali contro Augusto Pinochet in Spagna.

La Federazione internazionale dei diritti dell'uomo (Fidh) e altre associazioni di difesa dei diritti dell'uomo si sono unite al Ccr per inoltrare questo reclamo, ha precisato il Ccr nel suo sito internet. Le associazioni saranno rappresentate a Berlino dall'avvocato tedesco Wolfgang Kaleck. [...] (qn.quotidiano.net).

Se volete maggiori chiarimenti, o se volete versare un contributo, il sito dell'associazione che ha inoltrato la denuncia è qui: www.ccr-ny.org. È anche presente una petizione che potete firmare per invitare i giudici tedeschi ad occuparsi del caso quanto prima.

Creato da Zazzy alle 12:22
Modificato: 16/11/2006 10:27
Tags: diritti, Iraq, USA
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06/11/2006

Segreti...

L'amministrazione Bush sta lavorando che i presunti terroristi rinchiusi nelle carceri segrete della Cia non rivelino ai giudici con quali metodi siano stati interrogati. Lo afferma il quotidiano statunitense Washington Post, secondo il quale il governo Usa considera un segreto il sistema di interrogazione dei servizi segreti. (www.peacereporter.net)

...certo, così i terroristi non gli copiano i metodi di tortura.

The Bush administration has told a federal judge that terrorism suspects held in secret CIA prisons should not be allowed to reveal details of the "alternative interrogation methods" that their captors used to get them to talk.[...] Terrorists could use the information to train in counter-interrogation techniques and foil government efforts to elicit information about their methods and plots, according to government documents [...] Government lawyers also argue in court papers that detainees such as Khan (detenuto per tre anni senza che al famiglia sapesse dov'era) previously held in CIA sites have no automatic right to speak to lawyers because the new Military Commissions Act, signed by President Bush last month, stripped them of access to U.S. courts. [...] The U.S. Court of Appeals for the District of Columbia Circuit is considering whether Guantanamo detainees have the right to challenge their imprisonment in U.S. courts. [...] The government urged Walton to defer any decision on access to lawyers until the higher court rules. [...] Captives who have spent time in the secret prisons, and their advocates, have said the detainees were sometimes treated harshly with techniques that included "waterboarding," which simulates drowning. Bush has declared that the administration will not tolerate the use of torture but has pressed to retain the use of unspecified "alternative" interrogation methods. [...] a released detainee who said he was held with Khan in a dingy CIA prison called "the salt pit" in Afghanistan. There, prisoners slept on the floor, wore diapers and were given tainted water that made them vomit, [...] (www.washingtonpost.com)

...in soldoni, questi detenuti vengono prelevati da casa, rinchiusi senza un motivo e senza che venga data comunicazione alle loro famiglie, vengono interrogati con metodi anternativi (l'amministrazione Bush rifugge la tortura) che comprendono deprivazione del sonno, provocare il vomito, avere la testa ficcata sotto l'acqua, ma non possono dirlo a nessuno in qunto, per legge, non hanno i normali diritti che chiunque essere umano gode in uno stato civile.

E poi esportano la democrazia...

05/11/2006

Ancora esportando democrazia...

Non sembra esserci limite allo scandalo dei militari tedeschi in Afghanistan. Dopo le foto dei militari che giocano con resti umani, [...] Un sottufficiale che ha preso parte alla missione in Afghanistan nel 2002 ha rivelato [...], che un gruppo di suoi commilitoni, per divertimento, fece credere a un bimbo che stava per essere giustiziato. [...] ''Il bambino era terrorizzato'', ha raccontato il militare. (www.peacereporter.net)

Tortura umanitaria

U.S. medical officers at the Guantanamo Bay detention center adjusted the force-feeding schedule for two long-time hunger strikers so they could fast during the Muslim holy month of Ramadan, doctors at the U.S. navy base said. (today.reuters.com)

Cioè, ci sono due detenuti che sono in sciopero della fame da più di un anno perché detenuti a Guantanamo, senza accuse formali. Ora, perché non muoiano di fame, sono stati nutriti a forza tramite tubi infilati nel naso attraverso cui vengono somministrati nutrienti.

Ora, gli umanissimi medici alla base hanno deciso di cambiare l'orario dl pranzo, di modo che queste persone possano osservare il Ramadan.

Se non è civiltà questa...

Creato da Zazzy alle 8:04
Modificato: 05/11/2006 9:23
Tags: diritti, Iraq, USA
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04/11/2006

Costi della guerra in Iraq

Time dedica la copertina alle elezioni americane di mid-tem. E alla figura crepuscolare del presidente George W. Bush. La sua popolarità è in forte calo, da mesi ormai. Sempre più isolato, anche all'interno del suo partito, per i suoi errori nella gestione della campagna in Iraq. [...] Il Nobel all'economia Joseph Stiglitz stima i costi per la guerra in Iraq: ogni minuto che passa le forze armate Usa sul campo in Iraq spendono 380mila dollari. Soldi dei contribuenti americani. Non solo. Secondo Bush (parole pronunciate nel dicembre 2005) in Iraq «sono state uccise 30mila persone, più o meno». Ma secondo uno studio apparso di recente su The Lancet, dall'inizio dell'invasione nel 2003 sono morti 655mila iracheni in più rispetto al tasso di mortalità naturale. Oltre ai morti americani è scomparso il 2,5% della popolazione irachena. La Casa Bianca ha definito lo studio «credibile». (www.ilsole24ore.com)

Creato da Zazzy alle 17:53
Modificato: 05/11/2006 7:50
Tags: diritti, Iraq, USA
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