In possesso di carta di identità e passaporto entrambi scaduti, mi reco comunque alla frontiera con la Piergio ed un suo amico archeologo che sta facendo uno scavo a Cervar (il pretesto ufficiale e' che stiamo andando li' in visita). Confido sull'unione europea per passare il fronte, ma mi sbaglio: vengo fermato e respinto:
Riaccompagnato alla stazione di Trieste me ne torno a casa in treno, l'indomani mi reco di buon'ora in Comune dove mi rilasciano una nuova carta di identità, torno a Trieste in treno dove mi aspetta la Piergio, finalmente passo il confine: totale circa 12 ore di viaggio per il tratto Padova-Rabuiese (TS), 167Km (una media di 14Km/h praticamente l'ho fatta in bici).
Durante la notte che passo a casa suona un allarme, i miei vicini che non sapevano che ero rientrato per poco non mi aggrediscono, pensando ai ladri. Prima di partire avevamo consegnato loro le chiavi del nostro appartamento, sentendo l'allarme hanno pensato fosse il nostro e nel tentativo di spegnerlo lo hanno acceso (con io che dormivo sotto il rilevatore di infrarossi), per fortuna lo spengo prima che parta davvero...
Ospiti in un simpatico monolocale passiamo alcuni giorni qui, spiaggia carina, archeologi simpatici, interessante visita agli scavi...
Dopo un paio di giorni partiamo alla volta di Pola, per strada visitiamo Rovigno, bel posto, se non fosse pieno zeppo di turisti.
Giunti a Pola affittiamo una cameretta presso privati, la sera facciamo un giro per la città (carinissima)
La mia pelle inizia a soffrire per il troppo sole: in particolare mi sono scorticato il cuoio capelluto (non mi e' venuto in mente di mettermi la crema abbronzante al posto del gel).
Nonostante tutto acconsento ad andare ancora al mare con la Piergio: 35Km di costa in un parco naturale, niente alberghi, case, etc. bellissimo.
L'acqua e' turchese e pulita, l'inquinamento non e' sufficiente per uccidere la fauna marina, infatti metto un piede su un riccio di mare:
Per poter camminare e' necessario un intervento chirurgico di asportazione delle spine (conficcate ben al di sotto dei calli). In mancanza di attrezzi adeguati opero utilizzando un pezzo di lattina, a casa, con calma, termino l'intervento con ago e pinzette:
Alla fine, passo la giornata sotto l'ombra dei pini.
Giorno di rientro: allunghiamo un po' per visitare Pisino, Grisignana e Montona.
Qui sotto mi diverto con le attrezzate sale del castello:
Bella città medievale con la cinta muraria preservata.
Poco fuori un cimitero abbandonato da qualche decennio, molto suggestivo:
Bello sentire parlare dialetto veneziano dai locali, con un accento ormai dimenticato in Italia.
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